0
0,00 0 prodotti

Nessun prodotto nel carrello.

Google beffato da Federico Calzolari

Calzolari riesce a beffare google e mostrare le sua fallibilità attraverso un software che ha spinto la sua popolarità in Zeitgeist.

Zeitgeist è una pagina che Google rende disponibile per mostrare quali siano state le parole più ricercate, suddivise per lingue e mese.
Si tratta di un utile strumento per chi si occupa di posizionamento di siti web per comprendere la tendenza delle keywords.

Nel mese di novembre i risultati di Zeitgeist sorprendono.

Federico Calzolari riesce ad essere il primo tra i termini di ricerca più usati in Google, superando addirittura la parola natale, emo, Rino Gaetano.

Federico Calzolari è un “ricercatore precario” presso la Scuola normale di Pisa.
Calzolari è un esperto di “ >grid computing” e ora è una delle persone più conosciute nel web per essere riuscito ad ingannare Google per un mese intero e averne dimostrato la fallibilità.

Non si tratta di nessuna operazione di “pirateria” o di imbroglio, si tratta solo di un gioco o di una sfida: dimostrare le imperfezioni negli algoritmi di Google e di conseguenza le inesattezze del pagerank e delle popolarità dei siti web.

E’ lo stesso Calzolari che spiega le ragioni di questa operazione:
Non è un esperimento, è un gioco, che nasce da tre tesi di dottorato in corso qui a Pisa e che non sono state ancora completate”.

Calzolari tende a specificare: “Abbiamo fatto in modo che il motore venisse interrogato con queste parole che erano il mio nome”. Già, ma la “macchina” che faceva la ricerca ricorsiva non ha chiesto cento o dieci milioni di volte, “Federico Calzolari”. Lo ha fatto per poche migliaia di volte, anzi per 1 minuto al giorno, per i 30 giorni di Novembre: e con quella mezz’ora Google è rimasto ingannato”.

L’obiettivo di Calzolari era: “scoprire algoritmi che restano coperti dal segreto con giusta ragione, altrimenti verrebbe meno un elemento di verità, tutti potrebbero manipolarli, mentre Google è una cosa seria”.

Il test è stato efficace ma non sarà replicabile. Google avrà sicuramente corretto il problema, anche se la classifica è stata lasciata inalterata, come lo stesso Stefano Hesse (portavoce italiano di Google) ha dichiarato: “
Non modificheremo la nostra classifica, è la prima vota in Italia che il motore viene bucato così clamorosamente, ma tra poco sarà pronta la classifica annuale, che ha tempi di latenza più lunghi, e quindi è più difficile da alterare”.

Calzolari non ha rivelato come sia riuscito a realizzare il “software” per beffare Google e ora si gode la sua notorietà:
«Al momento la mia attività principale è rispondere ai messaggi, alle telefonate, alle congratulazioni. Sono molti i ricercatori italiani all´estero che mi scrivono e perfino telefonano per congratularsi, per dirmi che sono orgogliosi che un italiano abbia fatto una cosa così».

Lascia un commento

19 Dicembre 2007

Alcuni link presenti in questo sito sono affiliati Amazon: guadagniamo una commissione se effettui un acquisto, senza costi aggiuntivi per te.
My Agile Privacy
Privacy and Consent by My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

crossmenu