Il nuovo Myspace e cosa non ci mancherà del vecchio
Negli ultimi anni MySpace è diventato senza dubbio una delle barzellette del mondo di internet, protagonista di parodie e oggetto di innumerevoli sfottò, superato solo recentemente da Google Plus.
E’ stato uno dei primissimi social network, nonché il principale per molto tempo, ed era realmente sociale: si conoscevano con facilità persone nuove e impostare un profilo privato era inconcepibile, un affronto.
Ora, sarà che i dati che condiviamo sono molti di più (a partire dal nome reale, vero trauma iniziale del passaggio a Facebook) e che siamo esposti allo sguardo di un numero enorme di utenti, la tendenza è quella di proteggere la propria privacy, ad esempio non accettando richieste d’amicizia da sconosciuti.
Certo, questa maggiore socialità era accompagnata da un discreto numero di disagi: amicizie distrutte da posizionamenti errati nella Top 8, player pessimo che non partiva o si bloccava in continuazione (cosa assurda, essendo un sito incentrato su band e musica), perfino la personalizzazione, funzionalità di cui in molti lamentavano l’assenza in casa Zuckerberg, aveva conseguenze insopportabili: migliaia di utenti sadici appesantivano le loro pagine con jpeg enormi, video, animazioni letali per le connessioni lente, e facevano partire canzoni (spesso metal) in automatico, minando l’equilibrio mentale e i browser di parecchi incauti navigatori.
Normale che il passaggio al layout scarno di Facebook ci lasciò disorientati. Eravamo lì, col nostro nome e cognome in bella vista, senza nemmeno capire bene perché. Il massimo livello di interazione era costituito da giochi senza senso e invio di regali ai propri contatti (non so quanti Parcheggiatori Abusivi e Altari di Maradona ho distribuito in giro), e i primi teneri “grazie per l’add”, retaggio del social network precedente, lentamente scomparivano.
Ma ci rimanevamo, perché era un contenitore generalista e ci si iscrivevano proprio tutti, persone mai avvistate prima su internet, conoscenti persi di vista per anni e adesso facilmente rintracciabili perché non nascosti da uno pseudonimo, nonni che digitavano ricerche nella barra dello status convinti di essere su Google.
Certo, non senza una punta di nostalgia, io continuo a considerare migliore la “qualità” dei contatti stretti grazie a MySpace (eravamo di meno, ma con più interessi in comune), ma tant’è.
Veniamo ad oggi.
Justin Timberlake pare seriamente intenzionato a restituirci il 2004, riadattato ai giorni nostri.
Quindici mesi dopo aver acquistato MySpace, ha pubblicato dal proprio account twitter un video di presentazione del nuovo Myspace (adesso con la s minuscola).
La prima cosa che salta all’occhio è che esteticamente non ha davvero nulla in comune con le versioni precedenti. Somiglia molto di più a Pinterest, e per certi versi a Grooveshark.
In secondo luogo, prevede l’integrazione con gli altri siti concorrenti, che consente di importare dati, contatti e foto (chi avrebbe altrimenti il tempo e soprattutto la voglia di ripartire da zero su una nuova piattaforma?).
La grafica è minimale e davvero gradevole, caratteri semplici senza serif, una timeline orizzontale, immagini grandi.
Il punto centrale rimane la musica e tutto ciò che ruota attorno al creare compilation, ascoltare radio, cercare eventi, canzoni, album, video, e mix altrui. Addirittura c’è l’inedita possibilità di associare una playlist ad un album di foto.
L’entusiasmo per il nuovo design è piuttosto diffuso, e totalmente giustificato (a questo proposito ci tengo a riportare una divertente e verissima osservazione letta in giro, ovvero che con tutta probabilità se questo stesso layout fosse stato un aggiornamento di Facebook -vedi timeline- avrebbe causato insurrezioni popolari, chiusure di account e petizioni).
L’operazione è però difficile, Myspace ha più volte tentato di reinventarsi senza successo (ricordiamo il cambio di logo nell’atroce My[____]) e per forza di cose lo scetticismo è tanto.
E’ anche vero che Justin Timberlake può contare su di un grande numero di connessioni all’interno dello star system, e potrebbe quindi avere le carte in regola per riuscire nell’impresa.
Staremo a vedere.
Non si sa ancora quando il new.myspace verrà rilasciato, per il momento chi è interessato può lasciare la propria e-mail per richiedere un invito e testare le nuove funzionalità.
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