Da Marc Jacobs il conto si paga con i social network
New York, settimana della moda, pop-up store di Marc Jacobs: questa è la location. Il vero elemento di novità? Non si pagherà con il denaro contante nè tanto meno con le carte di credito ma solo con un hashtag. Ora vi spiego come.
In occasione del lancio del temporary store dedicato ad una nuova linea di profumi, chiamata Daisy, Marc Jacobs ha deciso di accettare come pagamento solamente i post dei tanti fan e appassionati che visiteranno il negozio e che decideranno di pubblicare attraverso uno dei principali social network qualche informazione o parere sulla nuova collezione.
La casa di moda ha, infatti, deciso di creare uno spazio singolare, dedicato in particolare alla nuova linea di prodotti firmati MJ ma arricchito anche da alcune opere di Langley Fox Hemingway e da tutta un’altra serie di comfort e di svaghi in grado di attirare l’attenzione dei clienti ma soprattutto di far vivere loro un’esperienza unica e indimenticabile. In cambio gli utenti potranno godere di tutte queste “attrazioni” ed “acquistare” anche una o più delle fragranze presenti nello store grazie ad un semplice post o ad una fotografia pubblicata su Twitter, su Facebook o su Instagram, rigorosamente corredata dall’hashtag ufficiale dell’evento: #MJDaisyChain.
Cosa ci guadagnano gli utenti è presto detto: poche lettere in cambio di un bel profumo. Ma cosa ci guadagna Marc Jacobs è la sua casa di moda? Una grandissima pubblicità, proveniente dal basso, dagli utenti e non dall’istituzione, e questo permette alla campagna di ottenere una credibilità senza precedenti. Per non parlare del tasso di viralità che un esperimento del genere è in grado di innescare.
Per questa ragione l’azienda di moda non è la prima volta che tenta progetti di questo tipo (già in occasione del lancio di un altro prodotto era stata infatti utilizzata Google Maps come piattaforma base per dare il via ad un contest tra gli utenti della rete) ma soprattutto non è il primo esperimento tentato nel campo del “pagamento social“. Avevo già, infatti, parlato tempo fa del primo e vero tentativo attuato in questo settore da Kellogg’s ma certamente l’esempio del temporary store di Daisy ne rappresenta un’evoluzione.
Innanzitutto perchè nel caso di Marc Jacobs sono in gioco più di un social network, mentre Kellogg’s aveva puntato tutto solo sui tweet e, dunque, su Twitter. Kellogg’s inoltre stabiliva a priori quali dovessero essere le frasi da condividere, lasciando alla creatività degli utenti solo la scelta tra un campione di post pre-costruiti; Jacobs invece decide di premiare l’inventiva dei singoli account, decidendo persino di dare vita ad una sorta di concorso, al termine del quale il creatore del post considerato più originale verrà premiato con il prodotto più costoso presente all’interno del negozio.
Per avere altri succulenti particolari riguardo a questo evento bisognerà attendere l’apertura del pop-up store, prevista per domani, 7 febbraio. Sicuramente, però, la strategia di marketing adottata non tarderà a dare i suoi frutti.
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