Le 10 regole per scrivere il tweet perfetto!
Ebbene sì. Per tutto c’è una regola, o più d’una. Anche per la corretta composizione di un tweet. E per correttezza intendiamo la fusione, l’amalgama di tutte quelle componenti che rendono un cinguettio più attraente, divertente e condivisibile di un altro, in mezzo all’inarrestabile miriade di tweet che si rincorrono tutti i giorni.
Secondo una ricerca condotta dalla Cornell University e finanziata anche da Google, esistono dei parametri specifici che possono essere misurati per valutare la potenzialità di ogni singolo tweet.
Proprio su questi parametri è stato realizzato un algoritmo ed è nato un sito che permette di misurare l’efficacia dei propri tweet: basta scrivere due tweet diversi, anche di poco, sullo stesso argomento e l’algoritmo indica tra i due quale ha maggiore probabilità di essere retwittato.
Vediamo insieme quali sono le buone qualità che dovrebbe avere un tweet per stimolare engagement e farsi spazio tra la folla.
Il motto, anzi il mantra da cui partire e da imparare a memoria, come alle scuole elementari, è: “it’s not just what you say, it’s how you say it”
Da questo deriva poi tutto il resto:
- Chiedere con garbo e gentilezza. Si sa, la buona educazione fa piacere a tutti, dentro e fuori la rete. E poi non c’è nulla di male nel chiedere un retweet, basta farlo con i modi e le parole giuste, evitando toni imperativi e perentori. Usare le parole “per favore”, “please” o i diminutivi “pls” e “plz” può rivelarsi un ottimo metodo per ottenere ciò che si sta chiedendo di fare.
- Informare in modo dettagliato. Un buon tweet deve essere davvero informativo, in tutti i suoi 140 caratteri. In questo modo è più facile ottenere il consenso delle persone che con una lettura semplice e veloce riescono ad avere una prima infarinatura dell’argomento di cui si cinguetta.
- Usare un linguaggio coerente con sé stessi. Mantenere uno stile espressivo identificativo è un pregio non da poco. I follower devono poter riconoscere chi scrive e riconoscersi in ciò che è stato scritto. Proprio come quando leggiamo un articolo di giornale o un libro e riusciamo subito a intuire il nome dell’autore, così deve succedere anche per i tweet.
- Imitare lo stile giornalistico. Se Twitter è il social che per struttura e fruizione si avvicina di più al mondo dell’informazione giornalistica allora è bene imparare da chi ha più esperienza in merito. I titoli degli articoli di giornale sono un’ottima fonte d’ispirazione: sono studiati per catturare l’attenzione ed essere informativi allo stesso tempo.
- Copiare le parole che funzionano. La rete non ne fa uno scandalo in questo caso. Su Twitter è lecito copiare: nel senso che se una parola è piaciuta ed è stata condivisa non c’è nulla di male nel riutilizzarla. Voi lo fate con gli altri e gli altri lo faranno con voi.
- Essere umani. Con i social il rischio che i messaggi postati risultino impersonali e asettici è reale, per questo è importante saper dimostrare di essere umani, esprimendo dei sentimenti, negativi o positivi non importa, prendendo posizioni, anche impopolari, sugli argomenti che ci interessano. Ciò che conta è che vanga trasmessa la parte umana di chi scrive.
- Non essere egocentrici. Pavoneggiarsi e autoelogiare le proprie qualità è una mossa da dilettanti. Per guadagnarsi la considerazione altrui è importante non solo rimanere con i piedi per terra, ma anche fare riferimento a terze persone, a quello che hanno detto di interessante (se ovviamente è inerente al nostro campo).
- Frasi fatte. Denigrate da tutti in ogni dove ritornano alla ribalta le frasi fatte, i detti, i motti. Non bisogna aver paura di usare frasi universali, generalizzanti, sempre nel rispetto degli utenti, questo è ovvio. Anche le espressioni più abusate, proprio perché ampiamente diffuse, possono essere condivise.
- La lettura deve essere facile. Nell’ottica della lettura veloce, immediata, tipicamente social, non serve usare parole difficili, altisonanti, né fronzoli ornamentali che creano solo disturbo, ciò che conta sono la sostanza e la chiarezza.
- Forma e contenuto. Non dimentichiamo mai, mai e poi mai che, perché la ricetta riesca, forma e contenuto sono i due ingredienti da mescolare e da amalgamare perfettamente.
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