Hashtag e Facebook
Dopo tante attese eccoli finalmente arrivare: gli hashtags anche su Facebook. Da mercoledì 12 giugno, il social network di Mark Zuckerberg ha definitivamente deciso di introdurre questa funzionalità anche all’interno della propria piattaforma.
Il funzionamento della nuova feature targata in blu è del tutto simile a quello proposto da altri social media che, prima di Facebook, da tempo avevano deciso di introdurla all’interno del panorama delle funzionalità messe a disposizione dagli utenti. La differenza sostanziale che allontana Facebook dai propri rivali è, al contrario, rappresentata dalle conseguenze e dalle trasformazioni che questo potente mezzo è in grado di realizzare all’interno del social network di Palo Alto.
A differenza, infatti, dei propri competitors (come Twitter o Google Plus che già da lungo tempo sono caratterizzati dalla vasta presenza di hashtag) Facebook si è sempre basato quasi esclusivamente sulla creazione di relazioni personali basate su conoscenze dirette tra gli utenti; gli hashtag invece potranno, mai come prima d’ora, dare l’opportunità a centinaia di migliaia di utenti di entrare in contatto con nuove persone, solo sulla base della condivisione di interessi e di temi specifici, allargando così le potenzialità delle proprie reti di relazioni.
Questa possibilità può rappresentare un importate punto di partenza per la promozione dei propri contenuti all’interno del social network di Menlo Park, specialmente per tutte quelle aziende o quei marchi che sono interessati a condividere informazioni e notizie non solo con il proprio pubblico di riferimento (come è accaduto fino ad adesso) ma anche con eventuali potenziali nuovi clienti, interessati ai temi e alle dinamiche di discussione affrontate all’interno del social network.
Per alcuni questo nuovo strumento può rappresentare anche un limite, specialmente in termini di privacy e di protezione dei dati e delle conversazioni, ma per questo Facebook ha già pensato a misure di protezione preventive come l’introduzione delle impostazioni di condivisione specifiche per ciascun hashtag pubblicato (alla stregua di quanto avvenuto fin d’ora con i normali post).
Per quanto possa sembrare un passo in favore degli utenti e delle loro esigenze, non va però mai dimenticato che anche l’introduzione di questo nuovo strumento potrà rappresentare un elemento di promozione importante soprattutto per Facebook, attento in particolar modo alla ricerca di nuovi finanziamenti da parte dei privati, specialmente nella sfera della pubblicità e dell’advertising online (notevolmente agevolate grazie all’arrivo degli hashtag che aprono e ampliano le possibilità di promozione digitale e sociale). Questo appare ancora più vero alla luce delle dichiarazioni dello stesso team creativo del social network in blu, che non ha mancato di sottolineare la completa crossmedialità dei nuovi hashtag, che potranno infatti essere utilizzati ed integrati anche con quelli originari di altre piattaforme.
Sarà un successo? Solo il tempo potrà confermarlo.
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