Comunicazione e Qualità

Ogni comunicazione ha un aspetto informativo (di contenuto) e uno di relazione (che stabilisce la natura della relazione tra i due), ed è questo secondo aspetto che imprime una forma al messaggio, servendosi di intonazione, linguaggio del corpo, etc. Il contesto servirà ulteriormente a capire la relazione.

Le relazioni possono essere simmetriche o complementari (quando vi è qualcuno in una posizione di superiorità).

Nelle relazioni sane l’aspetto di relazione passa in secondo piano, in quelle, siano esse simmetriche o complementari, in cui qualcuno vuole modificare il proprio stato di parità / inferiorità / superiorità acquista invece grande rilievo.

Un esempio sono litigi in cui l’argomento è trascurabile, ciò che conta è la definizione di un proprio ruolo di comando.

Che una comunicazione sia riuscita o meno, si definisce in base all’obiettivo. Non sempre infatti l’obiettivo sarà l’essere compresi, potrà al contrario l’essere vaghi, oppure ad un colloquio di lavoro il nostro obiettivo potrà essere NON essere assunti.

Comunicazione della Realtà.

Esiste una realtà oggettiva, e una Rappresentazione della Realtà formata dalla nostra mente.

Quando comunichiamo forniamo una Rappresentazione della nostra Rappresentazione della Realtà, e a sua volta il nostro destinatario tramite il messaggio si formerà una Rappresentazione della Rappresentazione della Rapprestazione della Realtà.

Costruiamo la nostra Rappresentazione attraverso sistemi di interpretazione, che sono:

Il visivo (filtro mentale che attribuisce maggiore importanza alle immagini)

L’auditivo (più rilevanza ai suoni)

Il cinestesico (interpretazione della realtà attraverso sensazioni ed emozioni).

Ognuno di noi ne ha uno preferenziale, e lo userà in maggior misura nel filtrare un messaggio proveniente dall’esterno.

 

L’unica fase su cui abbiamo il potere di intervenire è la comunicazione della nostra Rappresentazione.

Per far sì che l’altro si formi una Rappresentazione coerente con la nostra e la ricordi, possiamo aiutarci operando appunto su tutti e 3 i sistemi rappresentativi, ad esempio richiamando alla mente delle immagini.

 

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Il sistema qualità si concentra sull’organizzazione e le procedure adottate in azienda, indipendentemente dal prodotto in uscita.

Questo perché il ciclo dei prodotti è più breve rispetto al passato, c’è continua evoluzione, e ciò che conta ottimizzare è il processo produttivo, i passaggi tra clienti interni, reparti e reparti.

 

La Qualità Totale è un modello nato in Giappone e diffuso negli Stati Uniti verso gli anni ‘50, secondo cui ogni parte dell’impresa deve essere coinvolta nel raggiungimento dell’obiettivo.

Ciò comporta la riduzione degli sprechi e il coinvolgimento dei dipendenti, che suggeriscono e controllano e hanno un proprio ruolo nell’Assicurazione della Qualità, a differenza dell’impostazione Fordista che non concedeva tali libertà e responsabilità ai semplici dipendenti.

 

Per il miglioramento della qualità, lo sviluppo di procedure e la risoluzione dei problemi si fa riferimento anche al ciclo di Deming, che consiste nel ripetere le seguenti fasi:

Plan – Pianificazione

Do – Esecuzione

Check – Test e controllo

Act – Azione per rendere definitivo o migliorare il processo44

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