Facebook vola mentre Twitter ha perso le ali
Cresce il valore del mobile ad di Facebook mentre Twitter non tiene il passo riproponendo -e rubacchiando- il tasto “mi piace”.
Dopo tante parole e supposizioni finalmente per Facebook inizia a concretizzarsi una delle ipotesi di evoluzione del social network sulle quali il team strategico pensava di poter investire di più. Tbg Digital ha infatti diffuso in anteprima alcuni dati riguardanti l’ultimo trimestre del social network in blu dal quale è emerso che sono cresciuti esponenzialmente e in maniera quasi incontrollata gli investimenti sulla pubblicità mobile, e di conseguenza anche il loro valore.
Così come vi avevo anticipato in un paio di altri articoli, Facebook aveva già da tempo espresso la volontà di concentrare un maggiore numero di energie sull’advertising mobile considerato, da Zuckerberg e dai suoi collaboratori, il vero elemento chiave di successo per il futuro.
E a quanto pare i dati stanno cominciando a dargli ragione, forse anche grazie al fatto che il costo medio per click è sceso incredibilmente (– del 40%) ma soprattutto grazie al CTR (click-through rate) che questo tipo di ad è in grado di generare – 14 volte maggiore rispetto alla pubblicità tradizionale in bacheca e rispetto agli annunci sul lato destro dello stream di contenuti- e questo non ha fatto altro che invogliare i pubblicitari ad investire anche in questo terreno, ancora poco inesplorato.
Twitter invece, probabilmente mosso dall’assenza di idee creative originali, a quanto pare sta tentando di inserire anche all’interno del proprio social network il tasto “mi piace”, entrato oramai nel gergo comune di miliardi di persone. La novità non sarebbe ancora stata confermata dal portavoce del social network cinguettante ma alcuni utenti, all’interno del flusso di tweet, stanno iniziando a visualizzare un pulsante a forma di stella e un vero e proprio “mi piace” al posto dei Preferiti, peraltro funzionalità alla quale gli utenti del social network cinguettante erano ormai abituati fin dal lontano 2008.
Si sa, Twitter non è vergine alle sperimentazioni e ogni tanto prova a fare qualche tentavo di aggiornamento sottoponendo le proprie idee a gruppi casuali di ignari utenti, ma questa pseudo-novità puzza un po’ di ammuffito. Specialmente perché la funzionalità Preferiti, che evidentemente dovrebbe venire sostituita dal “mi piace”, era già stata implementata recentemente, proprio nell’ottica di offrirle una maggiore visibilità.
Una motivazione plausibile a un tale intervento potrebbe essere quella di poter fornire un migliore feedback agli utenti che, in tempo reale, sarebbero in grado di osservare e di mantenere sotto controllo tutti gli apprezzamenti generati dagli altri che mostrano il loro gradimento attraverso questi nuovi pulsanti.
L’unica soluzione possibile è stare a vedere come si evolverà la situazione alla luce delle reazioni, positive e negative, degli utenti cinguettanti.
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