L’advertising di Facebook decolla
A meno di un mese dall’atteso debutto al Nasdaq di Facebook, ecco che per il social network di Mark Zuckerberg sono in arrivo altre buone notizie.
Il team di Palo Alto infatti sta guadagnano quasi il doppio, in annunci pubblicitari, rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. I dati, elaborati e diffusi da TBG Digital, rivelano che il Cpm (che per i neofiti dell’advertising si riferisce al costo per mille visualizzazioni di un annuncio) è aumentato del 41%, ovvero che il costo medio per impression è cresciuto vertiginosamente nel corso dell’anno appena trascorso.
Non solo.
Anche il Cpc (costo per clic) ha subito un’impennata pari, solo negli Stati Uniti, al 23% in più, rispetto ai soli primi tre mesi del 2011. Questo significa che le quote pubblicitarie di Facebook registrano un tasso di crescita in aumento e in costante sviluppo, mese dopo mese.
Ma i successi non li registra solo il social network in blu, sono anche i suoi utenti a ottenere grandi risultati grazie agli strumenti di advertising messi a loro disposizione. Infatti a crescere è anche il Ctr (clicthrough rate, ovvero la misura di successo di una campagna pubblicitaria online), il chè significa che le campagne gestite tramite Facebook risultano essere molto più efficaci e produttive per gli utenti che le predispongono, rispetto a quelle organizzate e gestite su altre piattaforme che offrono servizi pubblicitari.
In questo senso anche Twitter ha perso grosse fette di mercato, e se prima veniva considerato il numero uno in termini di diffusione di notizie, ora (anche grazie ai nuovi strumenti messi a disposizione da Facebook) rischia di perdere definitivamente il suo primato.
Restiamo quindi in attesa di nuove e sconvolgenti notizie che riguardano il mondo in blu di Facebook, nell’attesa del suo sbarco in Borsa, con un Ipo che si aggira già attorno ai 100 miliardi di dollari.
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Non mi trovo d’accordo sul fatto che gli utenti ne traggano grandi risultati, a meno che i risultati desiderati non siano relativi al solo aumentare i Like sulla propria pagina FB.
L’alto costo del cpc infatti, unitamente all’alto numero dei click scatenati solo dalla curiosità dell’utente medio fb rendono al momento poco profittevole l’investimento.
Secondo la mia opinione i risultati economici di Fb sono strombazzati in modo amplificato solo per ottenere il massimo dei denari dalla quotazione in borsa.
Siamo oltremodo contenti per facebook e per i mirabolanti affari che sta offrendo…
La cosa a mio parere riguarda grandi marchi che hanno grossi investimenti da poter indirizzare verso il proprio brand.
Se dovessi consigliare ad un mio cliente l’advertising su facebook, sarei piuttosto perplessa sul ritorno dell’investimento.
Trovo che in questo momento l’AD di facebook sia utile solo a facebook e alla quotazione che avra’ nel momento in cui finalmente sbarchera’ in borsa e forse potremo smettere di parlarne concentrandoci su cose un po’ piu’ serie.
Ho infatti commentato con una sottile (forse troppo) ironia il fatto che tutte queste strabilianti notizie arrivano proprio adesso che facebbo sta per essere quotata in borsa…é ovvio che l aumento dei costi sia invece un dato reale e che come tale vada riportato, ma son d accordo che per il momento i grossi profitti sono ottenuti solo dai grossi brand