Facebook, vuoi tu sposare Instagram? Sì, lo voglio!
E’ notizia ancora fresca e di poche ore quella relativa all’acquisizione di Instagram da parte di Facebook.
Ad annunciare l’ufficialità dell’accordo è stato lo stesso Mark Zuckerberg, con un comunicato, all’interno del quale fornisce tutti i dettagli della transazione e soprattutto si concentra sugli obiettivi che hanno mosso l’accordo tra il social network di Palo Alto e la piccola impresa creatrice della app.
Non è la prima volta che Facebook acquisisce ed integra ai propri servizi piccole aziende e start-up, ma questo accordo da 1 miliardo di dollari è stato considerato talmente rivoluzionario da esser paragonato alla storica acquisizione di Youtube da parte di Google: comporterà infatti grossi cambiamenti tanto per Facebook quanto per Instagram stesso.
Per il social network infatti, la conclusione di questo affare implicherà l’integrazione del servizio, che ora è indipendente seppur condivisibile sulla piattaforma in blu (come su tutti gli altri social network), che diventerà a tutti gli effetti di proprietà del team di Zuckerberg.
Inoltre la famosa applicazione potrebbe essere utile alla squadra di Palo Alto per sbarcare in Cina, dove il social network è bloccato dalla censura, ma non lo è affatto l’app mobile per la condivisione di fotografie.
In ultimo, ma non meno importante, l’acquisizione della applicazione, che sta spopolando tra le mani degli internauti, non farà che accrescere il valore del social network, alla viglia del suo sbarco a Wall Street.
Sicuramente però i grossi vantaggi saranno tratti dalla piccola azienda creatrice di Instagram e da tutti i suoi ferventi utilizzatori. Questo appare evidente anche dalle parole dello stesso CEO di Facebook, il quale ha ribadito che le priorità della sua società resteranno mantenere e sviluppare le caratteristiche della applicazione in modo costante e indipendente rispetto a Facebook, così da evitare di impedire (almeno in linea teorica) il suo utilizzo da parte degli utenti anche esterni al social network o registrati su altre piattaforme sociali (es. Twitter…).
La app, pur piacendo moltissimo e diffondendosi a macchia d’olio, non ha ancora generato profitto all’azienda creatrice di Instagram, che conta ancora solo 13 dipendenti; dopo l’accordo il denaro verrà spartito tra i vari collaboratori e l’applicazione verrà “ingurgitata” dall’universo in blu, dal quale prenderà a prestito anche il modello di crescita e di business.
Se volete essere informati su come andrà a concludersi questo (potenzialmente) straordinario sposalizio, restate sintonizzati con noi!
@magicnet.it digital agency dal 1996
Aiuto le piccole medie imprese e i professionisti a posizionarsi nei motori di ricerca per migliorare indicizzazione e visibilità in rete.
Curo la reputazione online con attenzione e metodi efficaci offrendo una consulenza su misura.
Scopri la mini guida disponibile su amazon.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!